venerdì 31 luglio 2015

Il Significato Dei Simboli Esoterici



Il simbolo rivela determinati aspetti della realtà- gli aspetti più profondi - che sfuggono a qualsiasi altro mezzo di conoscenza. Secondo Giambico, un mistico siriano del II secolo d.c. fondatore di una scuola neoplatonica, i simboli compiono da sé la loro opera, infatti i simboli parlano direttamente all’uomo, mostrandosi in modo immediato nella loro veste materiale, riportando alla luce il significato essenziale dell’Esistenza, altrimenti nascosto, con l’utilizzo delle semplici parole. I simboli proiettano l’uomo nella dimensione del sacro. Noi siamo abituati a questa esistenza e a questo mondo, non ne sappiamo più vedere le ombre, gli abissi, gli enigmi e ci vogliono ormai degli spiriti straordinari per scoprire i segreti delle cose ordinarie. In questa sezione andremo ad approfondire il significato di diversi simboli esoterici.


Il Centro Sacro

Il Centro Sacro è costituito da un quadrato nel quale sono iscritti otto raggi che formano all'intero dello stesso due croci greche una ortogonale e un'altra diagonale. Una delle varianti di questa figura è formata da quattro quadrati, nei quali sono iscritti otto radiali sovrapposti tali da formare un ulteriore quadrato. Il Centro Sacro è un simbolo arcaicoche come trae le sue origini, con molta probabilità, dalla cultura celtica. Il Centro Sacro è uno dei simboli esoterici fondamentali. Esso rappresenta l’Uno, l’origine di tutte le cose, il principio primo da cui ha inizio la creazione. Il Centro Sacro è essenzialmente il Principio: il centro principiale, a partire dal quale tutto ha origine, il punto indiviso, senza dimensione né forma, immagine perfetta dell’Unità primigenia e finale in cui ogni cosa trova inizio e fine, perché tutte le cose ritornano all’energia principale che le ha create, riunendosi alla perfezione assoluta. Il centro è l’Essere puro, l’Assoluto, il Trascendente, diffuso nello spazio-tempo materiale, che altro non è che l’irradiazione dell’Assoluto. Senza tale riferimento naturale, lo spazio-tempo non sarebbe che privazione, vuoto nel caos. Per gli antichi, il cielo non è che un mare, in cui la Stella Polare manifesta il punto primordiale dell’oceano celeste, del quale il mondo è solo una frangia esterna, l’ultima creata.

Il Fiore Dell' Apocalisse

Questa figura rappresenta l'Apocalisse nel suo significato di Rivelazione del Divino nell'Uomo. Presente in molte opere alchemiche del periodo medievale, il Fiore dell'Apocalisse si presenta come una sorta di fiore risultante dall'intersecazione di quattro porzioni di cerchi. 
Ne risultano così quattro petali che rappresentano i quattro elementi della natura (Terra , Acqua , Fuoco , Aria) perfettamente equilibrati. Questo equilibrio sta a significare il rifiorire per generare in tal modo l'Armonia. 
Ogni petalo, inoltre, raffigura anche l'essenza dei quattro esseri dell'Apocalisse (Uomo, Aquila, Toro e Leone) a rappresentare l'unità del Libro della Conoscenza che scaturisce dalla molteplicità delle scritture e quindi degli elementi. 

Gioacchino da Fiore un abate, teologo e scrittore italiano vissuto nel XII secolo, nel suo "Liber Figurarum", rapportabile a questo simbolo, pone i quattro cerchi, i quattro evangelisti o i quattro elementi, sui due anelli che rappresentano la perfezione nel dominio dei due mondi, cielo e terra, acque superiori e acque inferiori. In poche parole, una perfetta geometria armonica della Creazione e dell'Uomo Divino. Il Fiore dell'Apocalisse, inoltre, secondo Rudolph Koch, è un potente talismano contro le forze maligne.

Il Nodo Di Salomone

Il Nodo di Salomone simboleggia nella sua valenza originaria proprio l'unione profonda dell'Uomo con la sfera del divino. Il Nodo di Salomone potrebbe ricollegarsi ad altri simboli“onnipresenti” quali la svastica (la ruota cruciforme che allude al dinamismo cosmico), la spirale o evoluzione ciclica, i fiori, l’edera (immortalità), la croce, la stella a sei punte (o sigillo di Salomone), che alludono all'unione della Terra con il Cielo, alla circolarità del Tempo, visto come ciclico e non lineare, in cui prevale la necessità di avere un ordine. Così l'uomo, osservando il ciclo della Luna e del Sole, l'alternanza giorno/notte, delle stagioni, della Natura, quindi della vita, ha sempre raffigurato questo susseguirsi circolare di eventi: la nascita, la crescita, l'evoluzione e la morte, per poi riprendere il medesimo ciclo… 

La Croce e il Nodo di Salomone sono equivalenti nel loro significato di “salvezza” e di unione tra mondo terrestre (il piano orizzontale) e celeste (verticale, ascensionale). Così come nell'Antico Egitto, come in molti altri popoli, al simbolo viene 
attribuito un potere e spesso lo troviamo correlato alle divinità, raffigurate singolarmente o in coppia. L'Uomo, quale rappresentante di dio sulla Terra, trova posto in questo linguaggio mitico e allegorico: il Nodo di salomone è visto come nodo d'amore, di legame sacro e indissolubile, oppure correlato ai cicli stagionali, alle attività umane, alla vita animale, soprattutto acquatica. Il Nodo di Salomone è collegato a simboli spiraliformi come il Triskel. Tale simbolo, caratteristico dell' iconografia celtica e assimilabile allo svastica dell'Oriente, sembra ricollegarsi al concetto di Trinità (numero tre), anche prima che il Cristianesimo arrivasse nei luoghi d'influenza Celtica. Le tre dimensioni umane che sono unite e in movimento dinamico verso la realizzazione dell'Unità (circolarità). Da testi classi ed ermetici si assiste all'associazione del Nodo di Salomone con quello remoto del labirinto, identificato con un percorso iniziatico teso alla conquista di un Centro, il nocciolo divino che, addentrandosi nelle profondità dell'anima e della materia in un duplice cammino, porta alla rinascita.

Pentacolo o Pentagramma

Il Pentacolo denominato anche Pentagramma, Pentalfa, Stella del Microcosmo, Stella a Cinque Punte o Stella dell'Iniziazione, rappresenta il pentagono regolare stellato. A causa della sua semplicità di costruzione che avviene utilizzando un'unica linea chiusa intrecciata, i pitagorici le attribuirono un significato mistico di perfezione. Il Pentacolo è un simbolo antichissimo che assume diversi significati: presso gli antichi Egizi rappresentava l'immagine di Horus e incarnava la materia prima, il Fuoco sacro, ovvero una sorgente di vita inesauribile che conteneva il germe universale di tutti gli esseri terreni. Usando altri termini, possiamo definire il Pentacolo come il simbolo per eccellenza dell’uomo in relazione al microcosmo. In epoca medievale, troviamo il simbolo del Pentacolo nelle prime pagine di diversi manoscritti. Si riteneva, infatti, contrassegnando queste pagine con unPentacolo, che l'opera potesse avere maggiori possibilità di successo. Inoltre, si credeva che così facendo si avesse il dominio assoluto sugli spiriti della natura. Da tempi immemori, il Pentacolo è considerato un catalizzatore energetico. Secondo la tradizione magica, il Pentacolo è in grado di dare forza alla persona che lo indossa amplificando la sua genialità e attenuando gli istinti primordiali della stessa. 

Per Pitagora e i suoi discepoli il Pentacolo o Pentagramma era un simbolo sacro che esprimeva l'armonia tra corpo e l'anima, e divenne, su questa base, il segno della salute. In occidente quello del pentagramma è comunque un simbolo antichissimo, lo si ritrova tra l'altro, nei lavori in ceramica etruschi. 
Il numero cinque viene ricondotto al numero degli elementi, la quintessenza spirituale (elemento puramente immateriale dello spirito del mondo) e i quattro elementi abituali (Acqua, Fuoco, Terra e Aria).

Sigillo Di Salomone o Stella di David

Il Sigillo di Salomone è un simbolo costituito da due triangoli equilateri intrecciati, noto anche comeEsagrammaStella a Sei Punte o EsalfaIl Sigillo di Salomone esprime l’unione del cielo e della terra, del mondo spirituale con il mondo materiale. E’ formato da due triangoli equilateri incrociati e, a volte, inscritti in un cerchio. 

Il triangolo con il vertice verso il basso rappresenta i due elementi pesanti, Acqua e Terra , il cui principio corporeo li fa tendere verso il basso, mentre il triangolo con il vertice in alto rappresenta i due elementi leggeri e spirituali, Aria e Fuoco. Con l’incrocio dei due triangoli si forma un esagono centrale che rappresenta il cuore dell’uomo stabile in un equilibrio al centro del movimento spirituale e del movimento corporeo che permette di raggiungere la saggezza e la forza interiore. Inoltre quando è presente un punto all’ interno dell’esagono centrale, simboleggia l’unione di tutti gli elementi esistenti. 
Il Sigillo di Salomone è un simbolo molto antico, reso noto a partire dal medioevo, quando assunse i caratteri di talismano. Il simbolo della Stella a Sei Punte non è privo di valenze archetipiche, dato che si ritrova in aree culturali diversissime. I due triangoli intrecciati, per quanto iconograficamente abbinati all’ebraismo (Stella di David), figurano pure nel patrimonio simbolico dell’Islam, nel quale hanno assunto valenze terapeutico-magiche e alchemiche. 

In quest’ultimo ambito essi sono interpretati come il simbolo dell’equilibrio tra le forze cosmiche del Fuoco e dell'Acqua. L’interpretazione tradizionale vi vede un Triangolo “acquoso” (femminile, orientato verso l’alto) e uno “focoso” (maschile, rivolto verso il basso), la loro unione rappresenta in modo armonico un conchiuso sistema dualistico. Si narra che il famoso Re Salomone (Shelomoh, in ebraico, 961-931 a.c.), figlio del re Davide, se ne servi fino al momento della morte per scacciare i demoni e invocare gli angeli. Per questo motivo la Stella a Sei Punte viene chiamata anche Sigillo di Salomone o Scudo di Davide, mentre oggi, essendo poi diventato un elemento dello stemma dello stato si Israele, lo si definisce per lo più comeStella di Sion o di David. Senza avere, in linea di principio, nulla a che vedere con la tradizione ebraica, la Stella a Sei Punte fa spesso la sua comparsa nei libri magici e negli esorcismi di estrazione popolare con la funzione di potente simbolo magico. Nelle cerimonie di magia viene dipinto sul petto del mago per difenderlo dagli influssi malefici e dalle maledizioni. Diviene addirittura fondamentale nelle invocazioni, perché assieme al cerchio magico tracciato ai piedi dello stregone, è l’ unica difesa contro le creature evocate. Tra l’ altro è il disegno base di molti talismani benaugurati e di protezione.

Simbolo Del Triskel

L’origine primordiale del simbolo del Triskel è la Svastica. Il nome Svastica deriva dal sanscrito (su – asti = bene + essere = benessere). Il Triskel, denominato anche Triskell, Ttriscèle, Trisquelle, Triskèle o Triskellion, è un simbolo dalle antichissime origini ed è stato rinvenuto un po' ovunque nelle sue diverse versioni grafiche. Il Triskel è un simbolo tripartito rappresentato da tre vortic contenenti, a loro volta, altri tre vortici più piccoli. In quasi tutte le culture, esso rappresenta, con la sua energia vorticosa, la ruota danzante della creazione che istilla la vita in tutto il creato. Il Triskel nella simbologia indoeuropea è una figura particolarmente diffusa in ambito celtico, per simboleggiare le forze dell’universo e antico germanico, in incisioni runiche del I millennio d.C. La sua simbologia più antica è di tipo solare e cosmico, in quanto rappresenta la tripartizione delle energie dell’universo, la Trinità, apportatrice di forza, equilibrio e benessere. Le tre alette sono i tre elementi di base: Acqua , Terra, Aria; mentre il quarto elemento, il Fuoco, è l’energia diffusa dal centro. Ancora oggi il simbolo del Triskel si associa al concetto dinamico di polarità energetica come un potente vortice energetico. Nella sua funzione di catalizzatore energetico, può rilasciare o trattenere energia da un ambiente, per ristabilizzare un equilibrio cosmico o da una persona. Quindi viene utilizzato sia per dare energia, sia per eliminare l’energia in eccesso. Il Triskel come elemento architettonico, simbolico e ornamentale, è presente sulle facciate di diverse chiese gotiche. 

Il Significato Della Croce

La Croce è un simbolo antichissimo e universale.La Croce è costituita da due segmenti posti a 90 gradi, ad eccezione della Croce di Sant’Andrea che ha i segmenti uno inclinato a destra e l’altro verso sinistra, simboleggianti l’incontro di due fattori similari ma opposti nella loro azione. La figura originaria dellaCroce è il Cerchi, indicativo dell’intero Universo, suddiviso nei suoi quattro quadranti, oppure il Cerchio simboleggiante il sole, privato di parti della circonferenza, per suggerirne la dinamicità (la rotazione) e l’emanazione di energia. È da questa seconda forma che prende origine la Svastica, croce di origine indiana e diffusa nell’antichità greco-romana. Rispetto ad una forma più primitiva essa porta ad una geometrizzazione lineare degli archi di circonferenza. 
La Croce rientra in un simbolismo cosmico che mette in moto le valenze energetiche della Natura. I due segmenti rappresentano le polarità dell’esistenza. Il segmento orizzontale rappresenta la polarità negativa, la materia, la superficie terrena che separa i due regni, quello infero da quello celeste ed ha una valenza passiva. Il segmento verticale, la polarità positiva, mette in comunicazione il mondo celeste con quello sotterraneo, perciò ha una valenza attiva collegando il basso con l’alto. L’attivo che attraversa il passivo si ricollega all’idea di fecondità: Dio si unisce alla Natura per generare ciò che è. Infatti il punto d’intersezione delle due braccia è il simbolo del Principio universale, dove gli opposti da antitetici diventano complementari, riducendosi armonicamente in unità: nell’esoterismo islamico e in quello ebraico, esso è chiamato Shekinàh, Palazzo Santo, la dimora dell’Uno che Importante è capire che l’effettiva realizzazione della totalità dell’essere, che è al di là di qualsiasi condizione, è precisamente ciò che la dottrina indù chiama Moksha (liberazione) e che l’esoterismo definisce identità suprema. La Croce può essere ricollegata all’Albero della Vita, nella sua valenza attiva, rappresenta il microcosmo che rispecchia il Macrocosmo. 

La Croce è un simbolo d’origine precristiana, manifestatosi in numerose varianti. L’Ankh, la croce ansata degli antichi Egizi, simboleggia la vita. La Croce egizia riceve l’energia superiore dalla divinità e la trasmette alla persona o entità alla quale viene conferita. La Croce a forma di Tau, molto diffusa nell’antichità fenicia e greca, e con cui più tardi i Druidi celtici rappresentavano il dio Hu, poi adottata da San Francesco. L’origine del simbolo della Croce è probabilmente duplice: da una parte nella protoforma del Tau, essa poté derivare dalla stilizzazione delle corna del toro o dell’ariete, gli animali simbolo della forza riproduttrice; dall’altra dovette incorporare valenze astronomiche e naturalistiche diverse, dalla Croce equinozialeal diagramma cruciforme della Quabbalah, che rappresenta l’uomo. LaCroce celtica, detta anche Druidica, rappresenta il più alto simbolo della conoscenza iniziatica degli antichi druidi, ed il massimo compendio della loro scienza simbolo contemplato dai Druidi come sigillo del Sapere e dei 4 elementi della natura che confluiscono al centro di un Cerchio che è simbolo del quinto elemento, della quinta essenza. Si tratta di un classico Pentacolo, agente attivamente in corrispondenza con il cosmo. 
Questo emblema cimrico è costruito sul rapporto sacro dei numeri. É anche una Ruota Solare o Ruota di Luce. La Croce rappresenta sia i quattro punti cardinali, sia le due vie sacre che ogni popolo o individuo può percorrere. I quattro punti cardinali rappresentano: l’Est, dove sorge il sole, è il potere spirituale, la luce, la vita stessa e la conoscenza; il Sud, con i suoi venti caldi, la buona stagione, le cose che crescono; l’Ovest il tramonto il buio i misteri ma anche la rinascita; il Nord il freddo, le prove materiali che ci temperano e migliorano. Le due linee che si incrociano e il loro punto di intersezione rappresenta l’equilibrio. Le due vie sacre: quella orizzontale, percorribile materialmente e quella verticale, percorribile spiritualmente (che unisce la terra al cielo). La Croce nel Cerchio, ovvero la Croce Indiana, unisce le due precedenti simbologie in un unico simbolo. Il simbolo della Croce è ricollegabile al numero Tre, un potente simbolo esoterico legato alla nascita-crescita-morte, uomo-donna-prole, ecc. che ritroviamo nell’idea della fecondità simboleggiata dalla Croce, ed esemplifica come le energie e le forme materiali si muovano spesso in un sistema binario o doppio, capace di generare una terza energia molto potente. 
La raffigurazione stilizzata di due persone di sesso diverso che si uniscono intimamente fra loro per dar vita a una nuova creatura, ci induce a riflettere su un altro significato della Croce, e cioè la risoluzione dialettica degli opposti (maschio/femmina; vita/morte; verticale/orizzontale; razionalità/intuizione, ecc.). Tali opposti sono le due braccia della Croce, che venendo assorbite in un unico contesto, cioè la Croce stessa, appaiono non più antitetici, bensì complementari fra loro.

Il Significato Della Svastica

Il termine Svastica derivato dal sanscritoswastika, significa salute. È il più antico simbolo sacro della razza indoeuropea è la Croce gammata o uncinata. La Svastica é formata da quattro braccia uguali terminate da segmenti o uncini ad angolo retto da destra a sinistra, che danno alla figura il senso del movimento. La Croce uncinata, simbolo antichissimo originato dalla stilizzazione della ruota semplice o raggiata, è rappresentata sulle ceramiche elamite, sugli idoli femminili di Troia, sui vasi di stile geometrico del Dipylon e su quelli rodii, su statuette fittili, utensili e fibule della Beozia, sui vasi cinerari e le urne a capanna del periodo villanoviano in Italia. A volte la Svastica appare in forma curvilinea a doppia “S” incrociata, come in certe decorazioni micenee. Nelle figurazioni indiane la Svastica appare al posto del Sole, come simbolo di benessere e di vita. Nel Tibet i lama rossi della setta Bon avevano adottato una Svastica con segmenti a senso inverso da sinistra a destra. Tale simbolo venne adottato all’inizio del XX secolo da vari gruppi antisemiti, in riferimento alla sua presunta origine ariana (anziché tibetana), e fu poi ufficialmente assunto da Hitler come emblema del partito e dello stato nazionalsocialista. La Svastica è anche praticamente formata da quattro eliche che partono da un centro comune per comporre una specie di ruota, quella della creazione e del divenire. Infatti il movimento delle eliche riproduce la corsa solare, la rigenerazione permanente della natura.

Questa mette ordine nel caos originario, portando dalla potenza all’atto il Quaternario degli elementi
. Questi ultimi, emanazioni immediate della Causa produttrice, corrispondono alle eliche della Svastica, il cui braccio verticale ingenera simultaneamente l’Aria e la Terra, mentre da quello orizzontale si dipartono il Fuoco e l’Acqua. Questi due ultimi elementi occulti agiscono l’uno in senso ascendente e dilatatorio, l’altro inversamente, nel senso del flusso e della costrizione. Entrambi rientrano nella categoria della passività (tratto orizzontale della croce), per determinarvi le alternanze del moto vitale. Gli altri due elementi sono invece i risultati passivi di un intervento attivo. L’uno corrisponde alla volatilità, alla leggerezza che ha conquistato le altezze dove ormai plana. L’altro si è formato dal deposito di sedimenti pesanti che, diventando sempre più spessi e densi, si sono solidificati. Le Svastiche fanno parte dei simboli rappresentanti la sapienzaLa Svastica rappresenta il potere divino, il moto dell’Universo e del Sole. Si possono trovare Svastiche sui batik indù, nell’iconografia delle popolazioni americane precolombiane, in Africa e nell’Europa celtico-germanica. 

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