venerdì 31 luglio 2015

Alchimia



L'Alchimia è una vecchissima scienza e filosofia risalente alla notte dei tempi, forse dai tempi in cui l'uomo ha iniziato a forgiare i metalli. 
Sicuramente Alchimia e metallurgia sono andati di pari passo, l'uomo vedendo le trasformazioni chimiche e fisiche dei metalli non avendo conoscenze specifiche, ha attribuito loro il senso di un'opera magica, contando il maggiore contatto che aveva ai tempi con il mondo circostante.
Contando il fatto che fisica e metafisica andavano all'unisono e maggiore era la spiritualità dell'uomo,Quindi l'alchimia oltre che arte per trasformare e i metalli era anche un'arte per trasformare se stessi ed il mondo attorno.
Dall'Alchimia egizia sono derivate l'Alchimia greco-alessandrina, cinese, indiana, islamica e le grandi società segrete alchemiche dell'Europa Medioevale.
L'Alchimia ha subito un'evoluzione con l'aumentare delle conoscienze scientifiche dell'uomo e lei stessa ne è stata artefice, molte delle scoperte di chimica, fisica ed elettricità la si devono a lei, come si devono a lei molte conoscenze del corpo e della mente umana, dato che altre vie seguivano dei lavori interiori.
Quindi una ricerca esteriore ed interiore per dominare e vincere se stessi e la natura con i suoi elementi circostante. Che nel corso della sua evoluzione si è combinata elementi di chimica, fisica, astrologia, arte, semiotica, metallurgia, medicina, misticismo e religione.
Il termine alchimia deriva dall'arabo  al-kimiyah o al-khimiyah,che è probabilmente composto dall'articolo al- e la parola greca  khymeia che significa "fondere", "colare insieme", "saldare", "allegare", ecc. (da khumatos, "che è stato colato, un lingotto"). Un'altra etimologia collega la parola con Al Kemi, che significa "l'arte egizia", dato che gli antichi Egiziani chiamavano la loro terra Kemi ed erano considerati potenti maghi in tutto il mondo antico. Il vocabolo potrebbe anche derivare da kim-iya, termine cinese che significa "succo per fare l'oro".


Nella sua ricerca di trasmutare i vili metalli in oro l'Alchimia, ha usato spesso simboli e nomi di metalli, forse per rendere volutamente criptico il sapere.
Il processo che prevede la trasmutazione dei metalli in oro, la ricerca per la creazione della polvere di proiezione che serve per ottenere la Pietra Filosofale, prende il nome di Grande Opera.
Fiumi di libri sono stati scritti sull'argomento e tutti con un linguaggio simbolico o ermetico, onestamente ancora incomprensibili ai più, infatti si tratta di una disciplina "esoterica" dove il linguaggio è volutamente ostico affinchè solo gli iniziati e i puri possano proseguire, e si stacchino dai millantatori e dai semplici "soffiatori di vetro".
Basta vedere una delle regole cui è soggetto l'adepto per capire lo spirito:
"L'Alchimista deve essere taciturno e discreto, non deve rivelare a nessuno il risultato delle sue operazioni. Dovrà essere solitario e vivere lungi dagli uomini. Due o tre stanze della sua casa saranno riservate esclusivamente al lavoro. Sceglierà l'ora giusta per le sue operazioni, cioè attenderà il favore delle costellazioni celesti. Sarà paziente e perseverante. Praticherà, secondo le regole, la triturazione, la sublimazione, la fissazione, la calcinazione, la soluzione la distillazione e la coagulazione. Userà soltanto recipienti di vetro o invetrati. Deve avere mezzi sufficienti per affrontare le spese necessarie. Ed infine dovrà evitare ogni domestichezza con principi e signori."
La Pietra Filosofale è la sostanza catalizzatrice simbolo dell'Alchimia, capace di risanare la corruzione della materia.
Infatti unendo due parti di Pietra Filosofale e quattro parti di Fermento (Zolfo e Mercurio filosofici), si ottenie la Povere di Proiezione che gettata in un crogiolo dove c'è un metallo vile (generalmente Piombo), si otterra il conseguimento della Grande Opera e la Trasmutazione in Oro. 
Grazie alla Polvere di Proiezione si può ottenere "l'elisir di lunga vita", in grado di donare l'immortalità o di creare la vita stessa. Inoltre permette di avere l'Onniscenza e di conseguenza la coscenza ed essere al di sopra del bene e del male.

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